Sunset coming on

Ti dicono che con il tempo il dolore si attenua o almeno si trasforma.

Sono passati quasi 4 mesi da quel giorno, e mai come adesso mi sento sola.

I primi mesi non ti accorgi della scomparsa, è come se ci facessi meno caso. Non per cattiveria, non perché non ami la persona, ma semplicemente perché è tutto così diverso che vivi in una sorta di frullatore e non riesci a realizzare con calma la situazione.

Spesso mi chiedono come sto e io rispondo in un solo modo:”mi sembro bipolare”. Perché vivi momenti di totale euforia e momenti di totale sconforto, e tutto questo nell’arco di poche ore.

Dopo impari che il dolore diventa parte integrante delle tue giornate. Che ti accompagna sempre, come un cane fedele. In sostanza, continui a fare le cose che facevi prima, ma ti accorgi che lo fai con disinteresse. O almeno, non ci prendi gusto.

La notte è il momento peggiore perché lì i tuoi pensieri non hanno freni, non hanno distrazioni. Sei in balia dei ricordi, dei momenti e per una persona sensibile è il momento di fragilità più forte.

Se prima poi, cercavi di far capire ai tuoi amici che stavi bene, ora tutto ha perso un po’ di interesse e la prima cosa che noti è che non ti importa del loro giudizio. Non ti importa nulla. Da una parte è una vittoria. Il tanto agognato desiderio di non aver paura del giudizio  si è finalmente avverato. Questo perché pensi che nessuno potrà mai capire il dolore che hai dentro, il vuoto che ti prende quando vorresti chiamare tua mamma e raccontargli una cosa bella e capisci che nessuno risponderà dall’altra parte della cornetta.

E’ un dolore costante perché sai che la rivedrai tra tanto tempo e in mezzo dovrai vivere la tua vita, senza la sua presenza, senza il suo sorriso, le sue risate e le sue rassicurazioni.

Tutti dicono che devi crescere, devi imparare a vivere senza di lei. Mi verrebbe da mandarli al quel paese perché non ne posso più dei consigli.

Non ne posso più dei “ti sto vicino”. Non voglio essere ingrata perché gli amici mi hanno dimostrato il loro affetto sempre.

Ma io, ora, non voglio nessuno accanto a me.

Ho bisogno di elaborare il lutto per conto mio.

Ma soprattutto ora che ho perso mamma, ho voglia di pensare a me.

Di pensare a quello che mi fa bene.

Non ho più voglia di stare con persone che non mi danno niente, se non ansie o buonismo non richiesto.

Ho voglia di partire e fare un viaggio da sola, lontano.

E ho già scelto la colonna sonora.

 

sunset

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